
Veniamo da un’epoca che ha sviluppato maggiormente la parte razionale della coscienza. La parte Yang, ció che sta fuori, che penetra, ció che é duro, il creativo, il pensiero razionale. Per tanto tempo abbiamo conversato cercando di convincere l’altroa della nostra versione della realtá. Per tanto tempo abbiamo lottato per convertire l’altroa alla nostra versione; che siano stati i guerrieri, i conquistatori non importa, questo programma é dentro di me, mi attraversa e tutt’ora prende il suo spazio quando comunico qualcosa.
Per tanto tempo abbiamo ignorato le nostre emozioni perché guardavamo un’estetica particolare e ben precisa, dettata da un’autoritá esterna.
La vita adesso ci presenta un nuovo scenario, entriamo in un macrociclo Yin: ció che sta dentro, che non si vede, che é penetrato, il sentire, la fertilitá, il pensiero creativo, l’emozione.
Se un tempo parlavamo di idee, di osservazioni di un mondo “esterno”, dando spazio al dialogo dialettico/oppositivo, adesso stiamo entrando in un nuovo registro: il registro delle emozioni, di ció che sentiamo.
Ció che SENTIAMO NON É RAGIONEVOLE! É semplicemente un registro diverso. Connettere con ció che sento di forma Cruda, significa senza averlo processato. Quello che sento non é sempre gradevole o moralmente accettato, per questo lo processo, per non essere giudicato, per non far del male all’altroa etc etc etc...
Se, peró mi rendo respons-Abile di ció che sento, non scarico sull’altro, la questione cambia. Sono Io che sento questa emozione, non sei tu a Farmi sentire. In questo modo dispongo uno spazio fertile per la comunicazione. Non devo piú convincerti di aver ragione, perché non sto parlando di ragione, ma di sentire. Il mio compito é essere chiaro con ció che sento.
Entriamo cosí nel Mondo del Paradosso: é il paradigma del Et Et,
ció che sento in questo momento é la mia veritá Et si complementa con quello che senti tu in questo momento. Entrambe le veritá fanno parte di una veritá Una, Unica che racchiude tutte le Veritá in una Veritá Infinita ed Incognoscibile con la mente razionale. Ció che sento é la mia veritá in questo momento, é ció che la vita mi chiama a sperimentare e a comunicare. Nell’era Yang che abbiamo attraversato le emozioni erano giudicate debolezza, e tra le emozioni quelle che vibrano piú lente (tristezza, paura, melanconia, rabbia etc..) erano considerate Male. Questo perché il paradigma Yang seziona, divide, separa, giudica: é la sua caratteristica.
Il paradigma Yin non puó separare, perché nella sua oscuritá non percepisce divisione, tutto é un flusso organico. Questa forma di percepire la vita mette a repentaglio la logica analitica dell’emisfero sinistro, la cui funzione é organizzare l’informazione secondo linee 3d (altezza,profonditá, larghezza). Adesso stiamo entrando dentro, il nostro sguardo non cerca piú un Dio/ea fuori, un maestro, un guru, un illuminato. Il nostro occhio(coscienza) porta l’attenzione dentro, trova la propria luce da dentro, trova il proprio genio dentro.
Genio non é colui che sa tante cose, Genio, in questa era, é colui che sente e mette al servizio, che vibra con la vita.
Benvenutoa nell’Era del Sentire!!!