Intro/Cos'é

7. La Voce Acqua
La Voce é lo strumento piú antico ed il piú naturale: nasce con l'uomo stesso, nasce con le creature come forma organica di comunicare, di fare ponte con l'altroa.
La voce é anche lo strumento piú difficile, perché “nascosto”. Tutti gli altri strumenti producenti suono sono esterni, si puó agire su un elemento, si puó osservare,
modificare. La voce é dentro e, nonostante si sia pensato per molto tempo, si possa agire su di essa ad un livello prettamente anatomico, adesso siamo pronti
per constatare che il livello anatomico é solo una parte. La Voce, cosí come noi, ha molti livelli/piani di espressione.
La voce é lo strumento piú difficile perché ci mette a Nudo di fronte a chi ascolta, volenti o nolenti, coscienti o meno, ció che il nostro suono manifesta é la nostra
veritá in questo momento, autentica cosí com’é con tutti i suoi dubbi, le sue forze, le sue resistenze…tutto ció che la vita ci presenta.
Per molto tempo abbiamo affrontato questo strumento con un atteggiamento meccanicistico, connesso anche alla coscienza del momento, che poneva maggior
rilevanza ai processi fisici, a ció che era evidente, sperimentabile e dimostrabile razionalmente.
Adesso si aprono nuovi scenari all’essere umano, ci rendiamo conto che la realtá é piú complessa di quello che abbiamo creduto, ci rendiamo conto che l’aspetto
fisico é solo un registro di questa realtá, il piú visibile, e stiamo aprendo gli occhi interni all’invisibile, all’energia piú sottile.
Ecco allora che ritorniamo alla voce, la voce é dentro, la voce é specchio dell’anima, la voce é unica dentro l’unicitá di ognuno di noi.
Questa unicitá che ci caratterizza é un cammino, una storia, fatta di immagini, suoni, odori, sensazioni, emozioni, pensieri. Per quanto ci sforziamo di omologare
una realtá, un messaggio, ognuno di noi ha un’interpretazione unica di ció che sperimenta. Queste immagini sono quelle che danno il senso alla nostra interpretazione della realtá.
Non Esiste una realtá oggettiva, ma é sempre parte di un immaginario interno.
La voce ci permette di risvegliare questo immaginario interno, potendo accedere, lasciar fluire le immagini della nostra pelle.
La Voce é Acqua che ci attraversa, acqua delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti. L’Acqua vuole fluire, vuole scorrere, se incontra ostruzioni nel cammino,
si adatta, cambia il corso, ma se il letto dove scorre si ostruisce del tutto allora comincia ad esercitare pressione.
La voce é acqua che ci attraversa portando con se tutta l’informazione che ci accompagna. Noi siamo il tubo, siamo il letto del fiume, nostro compito è fare spazio,
favorire lo scorrere dell’informazione. La vita ci porta allo stesso tempo, dubbi, resistenze, paure, nascondiamo ció che sentiamo per molteplici ragioni: tutto questo
blocca il libero fluire dell’acqua, l’acqua si sporca, si riempie di terra, pietre, fango, ed eventualmente il canale si ostruisce totalmente con i detriti, l’acqua non
scorre piú, ma la sua forza continua ad agire sul sistema, creando pressione (disagi, patologie etc). In un modo o in un altro l’acqua troverá la via d’uscita, noi abbiamo
una nuova opportunità di poter liberare quest’acqua, fare spazio, liberare i detriti, permettere a questa forza di pulire, e rendere sempre piú trasparente l’acqua.
La voce é l’Acqua della nostra energia vitale. L’energia vitale si dipinge con colori diversi a secondo dell’ambiente che attraversa. Nei primi piani del nostro essere
si manifesta come energia sessuale, attrazione elettromagnetica, ma continua ad essere energia vitale. Se permetto il suo fluire si trasformerá in piacere, gioco, sensualitá,
poi in affermazione della propria individualitá, amore compassionevole, connessione, comunicazione ed espressione creativa, intuizione, telepatia e silenzio.
Il cammino dell’acqua, della nostra energia vitale é costante dentro di noi, chiede solo spazio e fiducia per poter fecondare la nostra terra.
Connettere con la voce come Acqua mi permette di connettere a tutti i livelli, a tutti gli strati di questa terra che sono e cosí lasciarla libera di fluire aumenta la
mia capacitá di contenimento. Contengo non in quanto barattolo, contengo come letto di un fiume che scorre incessantemente.
Piú mi dispongo a sentire la vita, piú vita puó scorrere dentro di me, non si tratta di capire, di rinchiudere la vita in barattolo, ma di lasciare che scorra dentro me!!!
Benvenutoa all’Era del Sentire!!
